martedì 19 maggio 2009

Sprèsa rostìda – Torta di spressa

La Spressa delle Giudicarie (DOP) e' un formaggio, fra i più antichi dell'arco alpino, a Denominazione di Origine Protetta e povero di grassi.

Purtroppo, grazie alle numerose regolamentazioni igenico-sanitarie, e' sempre piu' difficile avere fra le mani un pezzo di spressa che non sia plasticoso e troppo grasso. La mia fortuna e' che, per una volta, con un suocero originario ed esperto di questa valle, sono una raccomandata ;) e riesco ancora a gustare gli antichi sapori e ad imparare ricette tradizionali.

Se anche voi avrete la fortuna di avere a disposizione un mezzo chilo di spressa, vi consiglio di provare questa ricetta: gli amanti dei formaggi finiranno col leccarsi anche i baffi!



La ricetta e' stata presa dal libro Repertorio paremiologico e modi di dire nel dialetto di Roncone e nella Valle del Chiese scritto da Bate.


Ingredienti:
spressa (4-5 etti)
burro

In un tegame che non attacchi, si metta una noce di burro a rosolare. Si tagli la spresa a scaglie e si metta nel burro soffritto rigirando di continuo. Quando la spresa si è sciolta, farla abbrustolire piano piano da ambedue le parti in modo da formare un tortino. A fine cottura deve risultare croccante al taglio. Va consumata in fretta, caldissima, possibilmente con la polenta. Se raffredda troppo non è più così appetibile.

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