venerdì 25 settembre 2009

Tributo al mio orto

Oggi nessuna ricetta.

Siamo a fine settembre e, dato che presto dovra' affrontare un lungo e nevoso inverno (almeno cosi' dicono gli "osservatori di vespe e api"), ho deciso di dedicargli un post speciale.

Il tributo e' piu' che meritato. Un po' perche' i post precedenti sfruttano quasi sempre le sue produzioni. Un po' perche' un raccolto come quello di questi giorni proprio non me l'aspettavo, vista la scarsa cura che gli ho dedicato negli ultimi due mesi!

Facciamo rullare i tamburi (..anzi, le zucche vuote!) e abbia inizio la celebrazione.







Presto nuove ricette che approfittano del raccolto..

lunedì 21 settembre 2009

Risotto con Zafferano dell'Aquila

Spero che i milanesi non se la prendano troppo: un titolo classico di questa ricetta sarebbe stato infatti "Risotto alla milanese".


Ma quello che molti non sanno (ed io ero fra questi, fino al regalo del mio amico aquilano Antonio) e' che lo zafferano e' uno dei prodotti DOP del comune dell'Aquila, come testimonia il bellissimo sito del Consorzio, ricco di riferimenti ad eventi ed itinerari gastronomici.

Qualche giorno fa ho avuto la possibilita' di scoprire e gustare questo prodotto (grazie Antonio!!!), che uso spesso nelle mie ricette. Per apprezzarne al meglio la qualita', ho deciso di provare questa ricetta semplice e classica.

La prova e' stata superata a pieni voti! Un motivo in piu' per visitare queste bellissime zone, magari nel periodo della fioritura, quando le vallate e i prati si tingono di viola e rosa.


Ingredienti:

riso
brodo vegetale
vino bianco
cipolla
olio
zafferano
pepe

Fate dorare la cipolla tagliata sottile in una padella con un filo di olio. Aggiungete quindi il riso e scottate per un minuto circa. Aggiungete quindi mezzo bicchiere di vino e, a fiamma vivace, fate evaporare l'alcol. In un bicchiere fate sciogliere lo zafferano in acqua tiepida e aggiungete. Coprite quindi il riso con il brodo vegetale e portate ad ebollizione. Mescolate di tanto in tanto, aggiungendo del brodo quando necessario, fino a termine cottura.

Ottimo servito con una grattuggiata di pepe.

Strangolapreti spinaci e erbette


Ricette di strangolapreti, e loro varianti regionali, se ne trovano tantissime (fra tutte, le creazioni di manu e Fabien).
La ricetta che propongo qui ha un sapore per me speciale. Il pane secco, spezzettato in maniera grossolana, e le erbe dell'orto, raccolte e subito cotte e tagliate su vecchi taglieri di legno. Il tempo scandito dal ritmo delle domeniche di paese. I rintocchi di una campana in lontananza. A vigilare attente sulla cuoca, solo le montagne.



Ingredienti:

spinaci e erbette
un uovo
pane secco
sale
noce moscata
latte


Per condire
burro
salvia
grana


Pulire bene le erbette e gli spinaci e scottarli in acqua calda salata per 3 minuti circa (ottimi anche al vapore: 5 minuti circa). Tagliatele quindi a pezzetti e mettetele in una ciotola insieme all'uovo. Mescolate bene e poi aggiungete un po' alla volta il pane secco spezzettato ammorbidito con un po' di latte. Salate e spolverate di noce moscata.

In una pentola portate l'acqua ad ebollizione. Preparate quindi, aiutandovi con un cucchiaino (ma soprattutto con le mani!!!), i gnocchi e metteteli nell'acqua bollente. Quando vengono a galla lasciate cuocere ancora per circa 3 minuti e poi scolateli.

Condite infine con abbondante formaggio grana e burro fuso, in cui avrete fritto un po' di salvia.